La storia è lunga oltre 250 anni, il presente è una realtà di iniziative e corsi tenuti da artisti affermati e conosciuti non solo a livello nazionale. In  vari campi: pittura, disegno, acquerello, fotografia, narrazione per fumetto, video art...

La carta d'identità rivela che l'Accademia Gian Bettino Cignaroli fu costituita nel 1764: una data di nascita che ne fa una delle più antiche istituzioni di belle arti del mondo.  Cignaroli, nato a Verona il 4 luglio 1706, dopo avere svolto studi di retorica dai Gesuiti, cominciò ad appassionarsi alla pittura, fu allievo di Sante Prunati, frequentò la scuola di pittura di Antonio Balestra e nel 1728 aprì una bottega indipendente. Trasferitosi a Venezia, gli furono d stimolo le grandi opere di maestri come Tiziano, il concittadino Paolo Veronese, Palma il Vecchio. Tornato a Verona, aprì stabilmente una bottega e da allora operò anche in molte altre città, in particolare per ordini religiosi. E promosse la costituzione dell'Accademia veronese d'Arte di cui fu il primo direttore e che oggi porta il suo nome.  Si spense a Verona il 1° dicembre 1770, all'età di 64 anni.

Queste le tappe della storia dell'Accademia.

 

1763      26 maggio

Il Doge di Venezia Antonio Cornaro accetta l’istanza della Accademia dei pittori di Verona di essere esentata dalla tassa annuale e «da qualunque contribuzione per l’avvenire».

1764      16 dicembre

Il Doge Alvise Mocenigo informa il Capitano e Vice Podestà di Verona che il Senato veneto approva i «Capitoli» dell'Accademia di Pittura.

1764      22 dicembre

Il Consiglio dei XII e L, chiamato a «proteggere e sostenere l’Accademia de’ nostri pittori, raminga fin oggi, e priva di stabile domicilio…», seguendo l’esempio ducale che, «onore non accordato fin’ora a veruna altra città» l’aveva esentata dalla tassa annuale, «concede l’uso di casa con bottega nello stabile … alla Giara…» e «un contributo annuo, per supplire alle spese…». Tre presidenti, in carica triennale, saranno nominati da parte del Consiglio, mentre direttore perpetuo sarà Giambettino Cignaroli. Nella stessa data vengono promulgati i XIII «Capitoli» che regolano l’attività dell’Accademia di Pittura, che così viene ufficialmente costituita.

1766      5 marzo

Apertura ufficiale dell’Accademia: «Si contano a quest’ora trentatrè Accademici e quarantacinque Alunni tra Cittadini e Forestieri, che fanno sperare co’ loro studj accrescimento d’onore alla Scuola Veronese».

1787      13 agosto

Deliberazione del Consiglio dei XII e L «ond’abbia l’Accademia stessa a chiamarsi col doppio titolo d’Accademia di Pittura, e Scultura».

1797-1803

Forzata sospensione dell’attività per le guerre napoleoniche.

1804      3 marzo

Il Ministro degli Affari Interni della Repubblica Italiana approva che siano trasferiti all’Accademia di Pittura e Scultura i «capitali» (fondi) della soppressa Accademia Filotima.

1805      24 novembre

Il Piano di rilancio dell’Accademia, predisposto e presentato da Saverio Dalla Rosa, viene approvato, si attuano le prime riforme statutarie.

1837

Nuovo statuto (l’Accademia accentua la condizione di “scuola”).

1848-1851

Sospensione di ogni attività a seguito della I Guerra d’Indipendenza.

1853

Legato del conte Paolo Brenzoni che lascia al Comune di Verona un importante complesso immobiliare il cui ricavato produca una rendita perpetua destinata ad alunni dotati, meritevoli e non abbienti che possano perciò frequentare corsi affiancati a quelli dell'Accademia.

1873

Con il nuovo statuto al nome di «Accademia…» viene aggiunto «e Scuola Brenzoni di Pittura e Scultura». 

1924

Nuovo statuto. All’Accademia viene annesso il Liceo Artistico.

1937

Lascito al Comune di Verona di Achille Forti che contempla vari beni immobiliari,mobiliari e opere d'arte.Tra questi il suo palazzo nobiliare nell'attuale Via Forti, con vincolo di utilizzo del piano terra da parte dell'Accademia Cignaroli e del primo piano da parte della costituenda Galleria d'Arte Moderna. In questa occasione viene chiesto dal Comune di Verona all'Accademia Cignaroli e Scuola Brenzoni un consistente gruppo di opere di sua proprietà, tuttora in comodato gratuito presso la Galleria d’Arte Moderna di Verona.

1947

II Sindaco Aldo Fedeli, in virtù del recente lascito Forti assegna il palazzo Verità Montanari a sede dell'Accademia Cignaroli e Scuola Brenzoni.

1983-1984

L'Accademia Cignaroli e Scuola Brenzoni chiede al Ministero della Pubblica Istruzione la legalizzazione del primo corso di pittura. Negli anni successivi vengono legalizzati altri insegnamenti.

2002      13 ottobre

Dopo vari tentativi di modificare lo statuto senza l’approvazione del Corpo Accademico il Tar regionale del Veneto conferma la storica prerogativa dei Soci Accademici, con sentenza del 13.10.2004.

2010      13 settembre

I Soci Accademici riuniti in assemblea esprimono, con una delibera di indirizzo, la propria disponibilità ad esaminare l’ipotesi di separazione della scuola legalizzata dalla scuola libera. La legalizzata sarà scorporata e conferita in una Fondazione chiamata Accademia di Belle Arti di Verona,in massima parte finanziata dal Comune di Verona, mentre la libera e storica,con il suo storico patrimonio resteranno intestati all'Accademia G.B. Cignaroli e Scuola Brenzoni di Pittura e Scultura.

2012      5 marzo

Viene costituita la Fondazione Accademia di Belle Arti di Verona, con un patrimonio composto da 50.000 euro in contanti e 288.000 euro in beni di natura didattica conferiti dall'Accademia Cignaroli e Scuola Brenzoni, 50.000 euro in contanti conferiti dal Comune di Verona e 20.000 euro, parimenti in contanti, conferiti dalla Provincia di Verona.

2013      11 febbraio

Atto notarile di modifica statutaria dell'Accademia G.B.Cignaroli  e Scuola Brenzoni. II nuovo statuto contempla l'autonomia gestionale della storica istituzione, la possibilità di nomina degli organi rappresentativi da parte di soci, mantenendo il diritto di sede e la rendita Brenzoni.

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